“Fare cultura e riformare le strutture, due compiti della Chiesa Sinodale”. È questo il titolo del pomeriggio di studio organizzato dall’Istituto Pastorale Redemptor Hominis della Pontificia Università Lateranense, per il prossimo 10 aprile, dalle 14.30, presso l’aula 312 dell’Ateneo di Piazza San Giovanni in Laterano.
I guest speaker saranno due importanti interlocutori della Chiesa Italiana: il Segretario generale della Conferenza episcopale, l’arcivescovo Giuseppe Baturi e ed Erio Castellucci, arcivescovo-abate di Modena-Nonantola, che della Cei è il vicepresidente per l’Italia settentrionale.
Dopo i saluti istituzionali del Rettore della Lateranense, l’arcivescovo Alfonso Amarante e l’introduzione del preside dell’Istituto Pastorale, Paolo Asolan, sarà proprio Castellucci a introdurre il momento di riflessione, focalizzandosi sulla “Sinodalità e la sfida del fare cultura”. A fargli da respondent sarà il teologo Denis Biju-Duval, che relazionerà su “Cultura ed evangelizzazione in prospettiva pratica”. La seconda sessione sarà caratterizzata dalla relazione di Baturi che rifletterà su “Sindalità, riforma delle strutture e corresponsabilità ecclesiale”, seguita dalla “risposta” di Stefano Bucci, docente e formatore, che interverrà su “Come accompagnare e facilitare i processi di riforma”.
I lavori saranno conclusi da Armando Sannino e moderati da Massimiliano Padula, entrambi professori dell’Istituto Pastorale.
«Il pomeriggio di studio – spiega don Asolan – è il secondo step di un percorso di ricerca che il “Redemptor Hominis” sta tracciando sul tema del Sinodo iniziato con un seminario nell’aprile 2024 e poi confluito nel volume “A proposito di sinodalità”, recentemente pubblicato dalla Lateran University Press. Il processo sinodale interroga necessariamente la prassi pastorale; pertanto – aggiunge– si intende contribuire, attraverso una specifica riflessione teologico-pratica, all’attuale dibattito sul rinnovamento dell’agire ecclesiale.
Questa iniziativa – conclude Asolan – proverà anche a dimostrare che la cultura non è soltanto una prerogativa accademica, ma può contribuire a rinnovare linguaggi, rimodulare tempi e spazi dell’evangelizzazione, ponendo le basi sia per una riforma strutturale della Chiesa che per un’autentica conversione spirituale».
MODALITÀ DI ACCREDITAMENTO
I giornalisti e gli operatori media che intendono partecipare devono inviare richiesta, entro 24 ore dall’evento, attraverso il Sistema di Accreditamento online della Sala Stampa della Santa Sede, all’indirizzo: press.vatican.va/accreditamenti