Il carattere unico della nostra università si fonda sulla comunione di una visione radicata nel Vangelo: essa costituisce il fondamento di una chiamata al continuo perseguimento dell’eccellenza accademica, al servizio della Chiesa e a beneficio della società su scala locale, regionale, nazionale e internazionale.
Per adempiere questa missione nell’evolversi dei tempi la Pontificia Università Lateranense, nel suo cammino plurisecolare, ha aderito con partecipazione all’evoluzione intrapresa dalla Santa Sede con l’adesione al Processo di Bologna avvenuta il 19 settembre 2003 e che dal 1999 a oggi ha visto unirsi 47 Paesi, insieme a diverse organizzazioni internazionali, per creare uno Spazio Comune dell’Istruzione Superiore.
Questo sforzo comune di convergenza rappresenta una concreta opportunità per favorire il confronto e la crescita di interscambio con tutti coloro che, provenendo da altri sistemi d’istruzione superiore, giungano al coordinamento dei seguenti obbiettivi comuni:
Il processo della Qualità prende in considerazione tutte le iniziative che mirano a “promuovere e analizzare le attività di ricerca, la didattica, i servizi, di valutare lo sviluppo dell’Università e di pianificare le strategie di attuazione della sua missione”. (Statuta, art. 24)
Accogliendo questa chiamata con la naturale inclusività che è propria della Chiesa universale, la Pontificia Università Lateranense ha intrapreso sin dal 2010 numerose iniziative seguendo le indicazioni e lavorando a stretto contatto con l’AVEPRO (Agenzia per la Valutazione e la Promozione della Qualità delle Università e Facoltà Ecclesiastiche della Santa Sede, eretta dal Sommo Pontefice Benedetto XVI con Chirografo del 19 settembre 2007.